Il 23 giugno il Rotary Club Montaperti Castelnuovo Berardenga vivrà il suo primo passaggio di consegne. Il primo presidente, socio fondatore Ing. Vincenzo Santoro, già Direttore dell’Agenzia del Territorio, passerà il testimone al professor Sergio Mancini, già clinico chirurgo dell’Università di Siena, anche lui socio fondatore, a cui consegnerà il club per l’annata 2015-2016.
Il passaggio delle consegne è una cerimonia sempre significativa e per un club appena nato ancora di più a testimoniare l’impegno e la dedizione di tante persone volenterose. Soci fondatori e nuovi soci attivi in breve tempo hanno dimostrato consapevolezza e tenacia per dar vita ad una nuova realtà che vada ad interagire sul territorio. La nascita è stata fondamentale, il percorso di assestamento ugualmente importante, adesso il club è pronto per decollare con attività dedicate per portare le proprie competenze e disponibilità a servizio degli altri, nello spirito rotariano, nello spirito dell’amicizia e della fratellanza.
Alcuni giorni dopo il mio ingresso nel Club, il Presidente Vincenzo Santoro mi ha introdotto al problema di dare visibilità alle attività del nostro Club.
Ho deciso quindi di prendere la leadership, in stretta collaborazione con la Commissione Comunicazione, per la creazione di un nostro spazio web.
Era una sfida che non avevo mai affrontato ed i tempi erano molto ristretti. Ho applicato quindi i vincenti principi della metodologia “FastWorks” nella loro essenza fondamentale dello “Stay lean to go fast”.
La piattaforma scelta è stata WordPress e la struttura del sito è volutamente snella ed elementare ma, comunque, efficace.
Questo spazio web vuole essere un diario, da riempire giorno dopo giorno; un libro bianco sul quale scrivere la storia del nostro Club.
Particolare cura è stata affidata alla galleria fotografica avendo bene in mente uno spot pubblicitario della mia infanzia, il quale recitava: “Una foto che manca è un ricordo che non c’è…”.
Il lavoro dietro alla creazione di questo spazio, durato circa due settimane, è a tutti gli effetti un Service, seppur destinato prevalentemente al Club, guidato dai principi Rotariani dell’efficacia e della tempestività.
Durante il caminetto di martedì 16 giugno, nella nostra splendida sede del Castello di Leonina, abbiamo dato il benvenuto a due nuovi soci all’interno del nostro Club.
Adriano Tortorelli architetto libero professionista e membro della Commissione per i procedimenti edilizi a rilevanza paesaggistica del Comune di Siena, ha scoperto che un legame naturale già lo legava alla realtà Rotariana attraverso una prestigiosa tradizione familiare in cui un suo zio è stato socio fondatore del R.C. Siena.
Gioia Cresti, enologa, appartiene alla famiglia proprietaria dagli anni ’60 dell’azienda CARPINETA FONTALPINO famosa per i vini d’eccellenza fin dagli inizi del secolo scorso.
Nessuna più di lei avrebbe potuto qualificare la territorialità del nostro Club dal momento che la fattoria è ubicata proprio nella località Monteaperti, sede della famosa battaglia, da cui prende il nome il nostro Club. L’azienda è solita risultare vincitrice di molti premi internazionali nel campo dell’enologia e in particolare Gioia è stata recentemente qualificata dalla rivista giapponese SAKURA WINE come “The Best Woman Winemaker 2015”.
La serata è poi proseguita con l’altrettanto importante annuncio della nascita del sito web del nostro Club progettato dal nostro socio Ing. Edoardo Giomi, del quale i presenti hanno voluto ringraziare calorosamente l’impegno come Service offerto in puro spirito Rotariano.
Il Rotary Club Montaperti Castelnuovo Berardenga è l’ultimo nato dei tre Club che gravitano attorno alla città di Siena e che si qualifica per aver scelto di operare in particolare sul limitrofo territorio del Chianti e delle Crete.
La finalità del presente Editoriale, che inaugura l’apertura del sito web, è quella di indicare ai propri iscritti una traccia per attrezzarsi al cammino che si dovrà percorrere mentre per il restante mondo rotariano vuole essere un segnale per denunciare la propria identità e qualificare le proprie azioni future.
Cos’è l’Etica per un Rotariano?
E’ arduo definirla se ci allontaniamo dagli abusati riferimenti all’etimo greco o latino.
a)Secondo l’ottica filosofica affrontata già da quelle antiche culture si può osservare che:
la morale è soggettiva e non pretende di essere condivisa. Al contrario l’Etica attiene a principi oggettivi universali, non modificabili e non negoziabili.
Kant ha definita il principio morale quello che alberga in ciascuno di noi, mentre l’Etica è il cielo stellato che domina l’intero mondo, l’oriente, l’occidente, parimenti percepita senza distinzione di razza, lingua o religione.
b)Da un punto di vista comportamentale si potrebbe sintetizzare:
– Chi offre il miglior servizio ottiene il miglior guadagno
– La Solidarietà che si contrappone all’Egoismo.
E, secondo il motto rotariano:
– Service Above Self (Servire al di sopra di ogni interesse personale)
Il Presidente Gary Huang ci ha invitato ad accendere una luce capace di illuminare le tenebre circostanti ed il Presidente Ravindran per la prossima annata ci ha già invitati ad “essere dono del mondo”.
I famosi quattro fondatori del Rotary non erano mossi dal desiderio di diffondere nella società contemporanea una organizzazione dedite alla raccolta di fondi per beneficenza, né pensavano di alimentare una sorta di mecenatismo culturale.
Gli scopi erano ottimi: diffondere nell’esercizio delle professioni e serietà e correttezza, favorire il diffondere della cultura, delle relazioni amichevoli tra gli uomini e le Nazioni.
Le finalità della nostra associazione elitaria, nel momento in cui vuole distinguere e qualificare i suoi iscritti ad un livello superiore al comune, deve anche essere attenta alla disponibilità dei propri soci ad esercitare consapevolmente le funzioni loro proprie, di cui hanno avuto dono, e di metterle con generosa dedizione al servizio del bene comune.
La prova delle quattro domande rappresenta l’indicazione della strada che il Rotariano è invitato a percorrere per rimanere fedele e rispettoso dei principi etici.
Ciò che penso, dico o faccio:
1) Risponde a Verità ?
2) E’ giusto per tutti gli interessati ?
3) Promuoverà la Buona Volontà e Migliori Rapporti d’Amicizia ?
4) Sarà Vantaggioso per tutti gli interessati ?
Questa prova fu concepita nel 1932 da Herbert J. Taylor, uomo d’affari e socio del R.C. Chicago, che ricoprì l’incarico di Presidente del Rotary International nel 1954-55 ed ancora oggi per i Rotariani di tutto il mondo rimane un elemento essenziale per misurare il comportamento etico.
Martedì 9 – ore 21,00 – Assemblea Generale
Assemblea Generale per l’elezione del Presidente per l’A.R.2016/17 e dei membri del Consiglio Direttivo per l’A.R.2015/16
Martedì 16 – ore 21,00 – Presentazione nuovi soci
Ingresso e presentazione di 4 nuovi soci.
Martedì 23 – ore 20,30 – Conviviale del Passaggio delle Consegne
Passaggio delle consegne tra Vincenzo Santoro, presidente A.R. 2014/15, e Sergio Mancini, presidente A.R. 2015/16.
Martedì 30 – ore 21,00 – Caminetto di fine annata
Caminetto di fine Anno Rotariano.
In occasione del caminetto del 26 Maggio 2015, la socia Micaela Papi racconta la propria esperienza della visita all’EXPO 2015…
La visita all’Expo è un’esperienza unica e probabilmente irripetibile. La possibilità di immergersi in un ambiente così vasto che abbraccia culture diverse e variegate costituisce un arricchimento personale che capita raramente nella vita di ognuno di noi.
Occorre tuttavia recarsi all’Expo con una preparazione che consenta una visita organizzata ed un approccio anche “filosofico” all’evento. Il tema “nutrire il pianeta-energia per la vita” necessita infatti di alcuni spunti di riflessione. Il cibo è qui inteso come risorsa indispensabile per l’esistenza del pianeta, ma è importante conoscere le differenze tra i vari paesi, tra chi ne ha troppo e che non ne ha affatto, tra paesi e culture per i quali è prezioso anche solo un chicco di riso e paesi dove lo spreco di cibo e risorse determina una linea di demarcazione che con l’occasione dell’Expo può essere chiara a tutti.
Lo spazio espositivo milanese mette in risalto non solo le grandi differenze tra paesi e nazioni povere (basti pensare ai “cluster”, ambienti che uniscono paesi che altrimenti non avrebbero potuto affrontare le spese di allestimento per un’area propria), ma riesce a dare risalto e voce proprio a chi altrimenti non ne ha.
La visita ha inizio recandosi al “padiglione zero” che propone un racconto che parte dalla memoria dell’umanità, passa attraverso i suoi simboli e le sue mitologie, percorre le varie fasi dell’evoluzione del suo rapporto con la Natura – dall’azione di addomesticare il mondo animale e vegetale all’invenzione degli strumenti della lavorazione e della conservazione – e arriva fino alle forti contraddizioni dell’alimentazione contemporanea. Un percorso emozionale che da racconto universale si fa storia individuale. Racconta la “memoria alimentare” dell’uomo ovvero la sua storia sulla terra narrata attraverso il suo rapporto con la natura e con il cibo, a partire dal Teatro della memoria : un’enorme biblioteca di cassetti in cui ogni spazio corrisponde ad un alimento, un animale, una pratica alimentare…
Percorrendo il decumano, il grande viale coperto lungo 1500 mt, si incontra, all’incrocio con il cardo, la Piazza Italia, da cui si accede al Palazzo Italia, esempio di architettura contemporanea che fornisce al suo interno temi e spunti di riflessione di tutto ciò che il nostro paese rappresenta con la sua storia, le sue bellezze (e le sue bruttezze) naturali e costruite dall’uomo.
Alle spalle si trova il grande spazio aperto dove svetta l’albero della vita, il vero simbolo della manifestazione, che con ogni probabilità verrà spostato alla fine dell’evento per essere ricollocato in una piazza cittadina (Piazzale Loreto a Milano, tristemente noto per le vicende storiche del novecento sanguinoso). L’albero della vita deve essere apprezzato in una visione notturna, che offre giochi di luce ed acqua di rara bellezza.
Si può decidere di visitare qualsiasi padiglione che si affaccia sul decumano e l’imbarazzo della scelta può essere ovviato preferendo paesi più sperduti o misteriosi, oppure quelli più familiari o eclatanti, o semplicemente quelli meno affollati o dove si ritiene di mangiare il cibo migliore che quasi ovunque viene proposto.
Entrare nel sito espositivo di Milano 2015 non sarà solo un’esperienza sensoriale alla scoperta delle tradizioni alimentari del mondo, ma anche un viaggio nell’architettura contemporanea fra padiglioni dal grande impatto visito. Soluzioni ingegneristiche all’avanguardia e palazzi firmati da celebri archistar come Norman Foster, Jacques Herzog, Daniel Libeskind e gli italiani Michele De Lucchi e Italo Rota.
Occorrerebbero tuttavia molti giorni per poter visitare tutto quello che è presente all’expo , compreso partecipare a convegni e spettacoli che regolarmente si svolgono. Ogni area è un’esperienza di profumi, un’esplosione di colori e suoni che accompagnano ogni percorso e danno la possibilità di visitare anche solo per pochi minuti paesi sconosciuti e remoti.
In generale è opportuno rimarcare il grande ruolo dell’ Italia in questa occasione. La paternità di un evento di tale portata comporta uno sforzo economico, gestionale, organizzativo e di forze in campo da non sottovalutare, in considerazione del grave momento storico che stiamo attraversando.
La manifestazione al momento rappresenta una vera e propria eccellenza per il nostro paese, Milano e l’Italia tutta rappresentano una vetrina planetaria in cui far conoscere capacità organizzative non comuni. L’enorme area espositiva è curata in ogni sua forma, pulitissima e ben servita, urbanisticamente ben inserita nel contesto extraurbano della metropoli milanese che in futuro si troverà dotata di uno spazio cittadino verde e prezioso. Grande attenzione è posta all’aspetto ecologico, con molti punti di raccolta rifiuti, servizi impeccabili, aree di sosta e parcheggio, nonché all’aspetto sicurezza e controllo, garantito dalla presenza sul posto di forze dell’ordine di ogni tipo.
Un plauso dunque al nostro paese che, tra mille polemiche e accuse sta portando avanti un evento di portata mondiale, auspicando un ritorno anche economico oltre che fornire spunti di riflessione e dibattito su un tema così delicato che non può lasciare indifferenti.
Martedì 5 – ore 20,30 – Visita prof. Franco Angotti – ore 21,30 – Assemblea Straordinaria
Sarà nostro ospite l’istruttore distrettuale prof. Ing. Franco Angotti che ci intratterrà sul variegato mondo rotariano, anche come ultimo Governatore del cessato Distretto 2070 (Toscana, Emilia-Romagna, S.Marino). Con l’occasione viene a conoscere la realtà del nostro Club, dopo essere stato personalmente coinvolto in diversi momenti della sua nascita.
Di seguito verrà tenuta la nostra Assemblea Straordinaria per la composizione della Commissione Elettorale mediante estrazione a sorte tra tutti i soci presenti.
Martedì 12 – ore 21,00 – visita del Sindaco di Asciano
La presenza del sindaco Paolo Bonari formalizza il riconoscimento pubblico ricevuto dal R.C. Montaperti che ha scelto di porre la propria sede presso il Castello di Leonina nel territorio del comune di Asciano. L’incontro vuole rappresentare l’interesse che il nostro Club ha verso il territorio che lo ospita, volto non solo al contesto paesaggistico ma anche a quello sociale, e quindi un auspicio di future collaborazioni con l’Amministrazione locale.
Martedì 19 – ore 21,00 – visita del Sindaco di Castelnuovo Berardenga
Dopo quella del sindaco di Asciano è in programma anche quella di Fabrizio Nepi sindaco di Castelnuovo Berardenga, Comune che include la località di Montaperti, sede della famosa battaglia e da cui il nostro Club ha tratto il nome. Siamo ancora in attesa di conferma.
Sabato/Domenica 23/24 – Congresso Distrettuale
Verrà tenuto a Firenze in sede ed orari che saranno in seguito pubblicizzati nel programma delle due giornate, dove verranno indicati anche i relatori ed i temi trattati. E’ uno dei principali momenti dell’annata rotariana che si va concludendo, dove i soci dei 57 Club del Distretto 2071 si incontrano per dare il saluto al governatore Arrigo Rispoli ed assistere al passaggio delle consegne al suo successore Mauro Lubrani. E almeno in una giornata di questa festa i soci del nostro Club (e consorti) dovranno essere numerosi per tributare il loro grazie alla persona che credendo nel progetto ha consentito la nascita del R.C. Montaperti.
Martedì 26 – ore 21,00 – EXPO 2015: Appunti di viaggio
La socia Micaela Papi racconterà la propria essperienza della visita all’EXPO 2015.
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