Abbiamo voluto che i nostri Caminetti diventassero anche un momento di confronto interno per raccogliere i pareri dei soci sulla vita del nostro giovane Club e sui possibili programmi di sviluppo.
Il tema dell’Amicizia, intesa come “condivisione” dei valori rotariani, è stato il tema della serata. Abbiamo raccolto il generale giudizio positivo dei presenti sul bel legame che si sta creando all’interno del nostro Club, il positivo interesse di chi ha partecipato alle affollate riunioni distrettuali ed anche le testimonianze di chi all’estero, come appartenente alla famiglia rotariana, ha potuto sperimentare l’accoglienza di un Club locale.
Al riguardo è stato anche sottolineata l’opportunità di creare dei rapporti preferenziali con altri Club all’estero finalizzati a stringere un rapporto di gemellaggio.
Con piacere ho potuto constatare il sereno e partecipato svolgimento della serata sul tema che, nella mia veste di Istruttore del Club, avevo suggerito di trattare.
Essere tutti raccolti attorno ad un tavolo è stata una esperienza positiva e coinvolgente ed ha suggerito al presidente Pallassini di prometterci una futura ripetizione su un tema altrettanto coinvolgente.
Premere qui per visualizzare la fotogallery dell’evento.
Il presidente Pallassini accoglie Gianluca Barlucchi, già socio dall’A.R. 2015-16, che non era ancora potuto essere presente per motivi lavorativi.
Vincenzo Santoro – istruttore
e Vittorio Innocenti – socio
Il Rotary in molte occasioni ama qualificarsi attraverso il sentimento di amicizia che lega i suoi iscritti e si pone anche la missione di favorire questo legame per avvicinare popoli e culture diverse al progressivo raggiungimento di una pace mondiale.
Nessun obbiettivo potrebbe risultare più irrealizzabile ed utopistico in questi anni di grandi turbolenze diffuse in tutto il mondo ma questo motivo non deve far venir meno l’impegno, anzi deve stimolare l’attenzione di ogni iscritto a questa missione che acquista una valenza ancora maggiore e quindi richiede un incremento di partecipazione da parte di ognuno .
E noi, soci del R.C. Montaperti, come potremo adoperarci per inserire il nostro Club in questo discorso?
Il mandato naturale deve essere quello di rappresentare localmente in maniera consona questo valore rotariano attraverso le iniziative da avviare ed i nostri singoli comportamenti, messaggi capaci di coinvolgere nel valore dell’amicizia tutte le realtà che operano all’interno del nostro territorio.
E a questo fine l’azione preliminare non più rinviabile deve essere quella di iniziare questa opera proprio dall’interno delle diverse componenti nelle quali si articola la locale organizzazione rotariana. Sappiamo tutti infatti che purtroppo attualmente una verifica di solidarietà darebbe un risultato non lusinghiero e quindi il mio pressante invito generale è quello di avviare seriamente quel percorso che dovrà portare tutti i Club del nostro territorio ad un naturale reciproco rispetto e quindi ad una operosa collaborazione generale.
E’ proprio con questo intendimento che mi piace diffondere questa fotografia dove il dott. Alberto Fiorini, past President del R.C. Siena (insignito di 5 P.H.F.), mi consegna una copia del libro di cui è autore dove sono raccontati gli ultimi quindici anni della storia di quel Club attraverso le iniziative realizzate da ogni presidente nel corso della propria annata.
L’amico Alberto ha ritenuto che anche io dovessi possedere una copia del suo lavoro in quanto una parte molto importante (circa 20 pagine) era dedicata a quanto ero riuscito a realizzare nel periodo 2011/2012, annata della mia presidenza di quel Club.
Ritengo che questa immagine di un sereno incontro conviviale tra amici assieme alle famiglie possa rappresentare in modo emblematico il mio attuale pensiero e l’auspicio che personalmente ripongo nel futuro in quanto vi appare la continuità che lega il glorioso R.C. Siena al giovane ed orgoglioso R.C. Montaperti.
Infatti in una prospettiva futura mi piace immaginare il R.C. Siena come un padre che osserva orgoglioso i progressi di crescita del proprio figlio anche se attualmente questa immagine di padre non è gradita a tutti i suoi soci.
Ma se alcuni preferiscono non considerarci figli legittimi, personalmente ritengo che solo affetto debba legare i due Club dal momento che entrambi comunque sono legati dal cordone ombelicale rappresentato da alcuni soci che, senza disconoscere la valenza del loro Club d’origine, si sono fatti promotori della nuova nascita creando una continuità proprio attraverso il figlio che hanno contribuito a generare, affidando poi a questo la missione di rinverdire i fasti del padre con una visione rivolta all’epoca 4.0 verso cui la nostra società si sta dirigendo.
L’istruttore del Club è una figura istituzionale alla quale non è affidato il compito di intervenire nei momenti decisionali della vita del Club (non fa parte del Consiglio Direttivo); egli dà orientamenti generali, indica i riferimenti normativi esistenti, non interviene esprimendo pareri personali sullo specifico problema.
Nei Club anziani il compito dell’Istruttore in genere è un riconoscimento alla carriera ed alla personalità del socio prescelto piuttosto che una vera necessità del Club dal momento che l’esperienza acquisita dal Presidente in carica e dagli altri Dirigenti, aggiunta al patrimonio di tradizioni ed usanze del Club, offrono una risposta a tutti i problemi che si possono presentare.
Nel caso del nostro giovane ed inesperto Club, chiamato ad affrontare per la prima volta numerose problematiche, interne ed esterne, la funzione dell’Istruttore assume un ruolo di indirizzo e guida molto delicato e di grande rilevanza.
Vincenzo Santoro – istruttore
L’abbraccio tra il Presidente Sergio Mancini e l’Istruttore Vincenzo Santoro
Amici,
il mio compito di Istruttore del Club prevede di rammentare ogni tanto ai soci le finalità rotariane, le regole da rispettare, i comportamenti da seguire, e quindi suggerire le strade migliori da percorrere per arrivare a questi obiettivi.
E in questa ottica sono orgoglioso di poter indicare agli iscritti al nostro Club Montaperti un esempio di comportamento qualificante e a noi vicino che ci coinvolge e gratifica tutti!
Questo sabato 10 ottobre, per partecipare al Seminario per l’Informazione dei nuovi soci organizzato a Prato dal Governatore Lubrani, c’era anche una rappresentanza del nostro Club. E tutti i presenti, provenienti dai 63 Clubs del nostro Distretto se ne sono accorti, quando su sollecitazione del Governatore è salita sul palco a parlare la nostra Daniela Bellucci.
In occasione della sua recente visita istituzionale il Governatore aveva mostrato molta attenzione alla vivacità del nostro giovane Club, colpito dall’alta percentuale di presenze riscontrata fin dai primi mesi di vita, ed aveva dedicato molta attenzione alla singolarità ed alta valenza scientifica del nostro service internazionale sul “morbo di Bechet” che Daniela, presidente della nostra commissione per la Rotary Foundation, ci aveva proposto e gli aveva illustrato.
Con questa testimonianza il Governatore ha potuto mostrare a tutti i presenti al Seminario l’esempio dell’entusiasmo di un socio con soli cinque mesi di anzianità e del suo immediato coinvolgimento negli ideali rotariani. E certamente anche il presidente Mancini avrà apprezzato la improvvisa e qualificante visibilità vissuta da tutto il nostro Club.
Brava Daniela!
Dalle diverse pubblicazioni rotariane sull’argomento vengono tratte le seguenti citazioni:
– Il Presidente promuove l’istruzione dei soci esistenti, nuovi e potenziali. In particolare si attiva per avere soci attivi e impegnati che rendano il Club un posto piacevole per tutti.
– Il Presidente trae beneficio dalla formazione regolare che l’Istruttore fornisce ai soci.
– L’istruttore di Club collabora con il Consiglio Direttivo per creare programmi che aiutino a rafforzare il Club.
– L’istruttore (di conseguenza) dovrà attivarsi perchè gli incontri di Club siano dinamici e invitanti, diano ai soci la possibilità di usare le proprie conoscenze e capacità, vengano organizzati eventi aperti alle famiglie. Sollecita i soci a fare nuove amicizie, ascoltare racconti entusiasmanti e discutere di importanti questioni per il Club e per il Rotary International.
– L’Istruttore del Club dovrà sollecitare l’assegnazione ai soci di compiti interessanti e impegnativi per sviluppare le loro competenze e prepararli ad assumere futuri incarichi in seno al Club.
– L’istruttore di Club svolge un ruolo fondamentale per lo sviluppo dei leader, facendo affidamento sulla sua esperienza e doti per aiutare i soci ad eccellere.
– L’Istruttore del Club contribuisce con la sua opera alla formazione dei futuri dirigenti del suo club aiutandoli a conoscere le incombenze sui loro nuovi ruoli, rafforzare le loro doti di leadership, sollecitarli a svolgere attività miranti ad attrarre nuovi soci e a coinvolgere i soci esistenti.
Appare evidente come il ruolo dell’Istruttore del Club sia impegnativo e comporti una visione attenta a diversi aspetti della vita del Club.
La principale caratteristica che si richiede all’Istruttore è l’esperienza rotariana: quella attenta alla conoscenza della struttura organizzativa ed al rispetto delle sue regole, quella che favorisce tra i suoi iscritti il particolare vincolo di amicizia, quella che coinvolge i Club in qualificanti progetti umanitari sia a livello locale che internazionale.
Io spero che per me sia sufficiente mettere a disposizione i miei tanti anni di appartenenza rotariana e la mia doppia esperienza da presidente, per svolgere questo ruolo che diventa particolarmente delicato per un Club che, come il nostro, sta muovendo i suoi primi passi.
Naturalmente la mia azione, nei confronti di tutti i punti appena citati, sarà allineata con gli indirizzi del Presidente e del Consiglio Direttivo e non potrà prescindere da un coinvolto legame con l’Assemblea degli iscritti.
In particolare nella presente annata vorrei instaurare un colloquio con tutti gli amici soci stimolandoli attraverso alcune riflessioni di etica rotariana pubblicate sul nostro sito web, eventualmente da dibattere durante qualcuno dei nostri incontri a caminetto ed anche far diventare questi ultimi un piacevole momento culturale e di amicizia.
L’impegno è difficile, mi aspetto un caloroso incoraggiamento ed augurio da parte di tutti!
Vincenzo Santoro – istruttore
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