

Nel 2018 ricorre il 30º anniversario della Global Polio Eradication Initiative (GPEI), creata nel 1988 e annunciata alla Convention del Rotary a Philadelphia dello stesso anno.
In omaggio allo storico anniversario, si svolgerà quest’anno una Conviviale con ospite Tommaso Fabbri, premio Mangia 2018, la massima riconoscenza civica della città di Siena, per aver contribuito ad accrescere la fama di Siena nel mondo, per essersi contraddistinto all’interno dell’organizzazione internazionale “Medici senza frontiere” portando da anni il suo contributo in prima linea in numerosi Paesi, tra questi: Chad, Nigeria, Liberia, Malawi, Yemen e Pakistan.
Nato a Siena nel 1973, intraprende un percorso di studi scientifici laureandosi in Tecnologie Farmaceutiche all’Università degli Studi di Siena e vivendo le sue prime esperienze all’estero. Nel frattempo si specializza nell’ambito degli interventi umanitari conseguendo una certificazione presso la “School of Oriental and African Studies” di Londra. Dopo aver operato nei Paesi dove il disagio sanitario è devastante e in zone di conflitti, Capo missione in Palestina e poi in Grecia per l’accoglienza dei migranti, adesso è Capo missione in Italia. Oltre a portare aiuto e assistenza medica nelle zone del mondo in cui il diritto alla cura non è garantito, dipende da lui anche l’organizzazione sia di interventi di soccorso sul territorio italiano, sia di operazioni di ricerca e recupero nel Mediterraneo Centrale con le tre navi di Medici Senza Frontiere. Tra le sue attuali responsabilità spicca anche il progetto di “Screening per l’individuazione e la cura dei casi positivi di cardiopatia reumatica”, problema diffuso soprattutto fra i giovanissimi migranti.
Inoltre si occupa del servizio di supporto psicologico rivolto agli ospiti dei centri di accoglienza di Trapani, affetti da gravi forme di disagio mentale e quello di primo soccorso psicologico per i sopravvissuti ai naufragi. Ha vissuto di persona numerosi salvataggi in mare aperto a bordo della “Bourbon Argos”, dirigendo, anche, un’azione di recupero svoltasi in poche ore che ha salvato oltre 1.100 persone in una sola notte senza perdere nessuna vita.
Sarà l’occasione per parlare della storia, delle origini del vaccino anti-poilio di cui Siena è stata protagonista grazie al rotariano Albert Sabin, scopritore del famoso vaccino orale e grazie alla Sclavo, dove lo sperimentò rinunciando ad ogni diritto di brevetto.
Attualmente Medici Senza Frontiere somministra insieme a molte ONLUS il famoso vaccino orale anche in zone di guerra, combattendo gli ultimi ceppi insieme al Rotary.